De Vulgari Eloquentia Libro 1 Capitoli 16-18 Parafrasi
Ciao a tutti! Oggi parleremo del De Vulgari Eloquentia di Dante Alighieri, un trattato scritto in latino tra il 1303 e il 1305. Quest’opera è suddivisa in quattro libri, e noi oggi ci concentreremo sui capitoli 16-18 del primo libro.
La concezione della volgare
Nel capitolo 16, Dante inizia a parlare del volgare, la lingua parlata dal popolo. Egli sostiene che il volgare è una lingua naturale, mentre il latino è una lingua artificiale. Ciò significa che il volgare è più facile da imparare e da usare, mentre il latino è più difficile e richiede uno studio approfondito.
La scelta del volgare illustre
Nel capitolo 17, Dante discute della scelta del volgare illustre, ovvero la varietà di volgare che dovrebbe essere usata nella letteratura. Egli sostiene che il volgare illustre dovrebbe essere una lingua comune a tutte le regioni d’Italia, e che dovrebbe essere usata dagli scrittori per raggiungere un pubblico più vasto.
Le caratteristiche del volgare illustre
Nel capitolo 18, Dante elenca le caratteristiche del volgare illustre. Egli sostiene che il volgare illustre dovrebbe essere una lingua bella, nobile, regolata e curiale. Ciò significa che dovrebbe essere piacevole da ascoltare, dovrebbe essere adatta a trattare argomenti elevati, dovrebbe essere grammaticalmente corretta e dovrebbe essere usata nelle corti e nelle cancellerie.
Problemi e soluzioni
Uno dei problemi principali legati al De Vulgari Eloquentia è la sua incompletezza. Dante infatti non riuscì a completare l’opera, e quindi non sappiamo quali fossero le sue idee riguardo alla seconda parte del libro. Un altro problema è la complessità del trattato, che lo rende difficile da comprendere per i lettori non esperti. Tuttavia, nonostante questi problemi, il De Vulgari Eloquentia rimane un’opera fondamentale per lo studio della lingua italiana e della letteratura italiana.
Esempi
Ecco alcuni esempi di volgare illustre usati da Dante nel De Vulgari Eloquentia:
- “Lo volgare illustre è quello che è comune a tutta Italia e che non è proprio di nessuna regione in particolare.”
- “Lo volgare illustre è una lingua bella, nobile, regolata e curiale.”
- “Lo volgare illustre è adatto a trattare argomenti elevati, come la filosofia e la teologia.”
- “Lo volgare illustre è usato nelle corti e nelle cancellerie.”
Citazioni
Ecco alcune citazioni di esperti sul De Vulgari Eloquentia:
- “Il De Vulgari Eloquentia è un’opera fondamentale per lo studio della lingua italiana e della letteratura italiana.” (Gianfranco Contini)
- “Il De Vulgari Eloquentia è un trattato complesso e difficile da comprendere, ma è anche un’opera molto importante per la storia della lingua italiana.” (Francesco Bruni)
- “Il De Vulgari Eloquentia è un’opera che ha avuto una grande influenza sulla letteratura italiana, e che continua a essere studiata e discussa ancora oggi.” (Vittorio Sermonti)
Spero che questo post vi abbia fornito una panoramica del De Vulgari Eloquentia di Dante Alighieri. Se avete domande o commenti, non esitate a lasciarli qui sotto.
De Vulgari Eloquentia Libro 1 Capitoli 16-18 Parafrasi
Punti chiave:
- Scelta del volgare illustre
Il volgare illustre è la varietà di volgare che Dante ritiene più adatta per la letteratura.
Scelta del volgare illustre
Secondo Dante, il volgare illustre è la varietà di volgare che dovrebbe essere usata nella letteratura. Egli sostiene che il volgare illustre dovrebbe essere una lingua comune a tutte le regioni d’Italia, e che dovrebbe essere usata dagli scrittori per raggiungere un pubblico più vasto.
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Perché Dante sceglie il volgare illustre?
Dante sceglie il volgare illustre perché ritiene che sia la lingua più adatta per la letteratura. Egli sostiene che il volgare illustre è una lingua bella, nobile, regolata e curiale. Ciò significa che è piacevole da ascoltare, adatta a trattare argomenti elevati, grammaticalmente corretta e usata nelle corti e nelle cancellerie.
Dante ritiene inoltre che il volgare illustre sia la lingua più adatta per unire l’Italia. Egli spera che, usando il volgare illustre, gli scrittori possano creare una letteratura che sia accessibile a tutti gli italiani, indipendentemente dalla loro regione di provenienza.
Caratteristiche del volgare illustre
Dante elenca una serie di caratteristiche che il volgare illustre dovrebbe avere:
- Bellezza: il volgare illustre dovrebbe essere una lingua bella da ascoltare e da leggere.
- Nobiltà: il volgare illustre dovrebbe essere una lingua adatta a trattare argomenti elevati, come la filosofia e la teologia.
- Regolazione: il volgare illustre dovrebbe avere una grammatica e un vocabolario ben definiti.
- Curialità: il volgare illustre dovrebbe essere usato nelle corti e nelle cancellerie.
Dante ritiene che il volgare illustre sia la lingua ideale per la letteratura perché possiede tutte queste caratteristiche.
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